Progetto CMR e l’approccio “neo-umanistico”

“La progettazione sostenibile mette al centro dell’attenzione l’essere umano, ossia colui che sarà il reale fruitore degli spazi progettati”

Sono queste le parole dell’architetto Massimo Roj, Fondatore e Amministratore Delegato di Progetto CMR, relatore al convegno Isol – Action presso ISOLA URSA alla fiera di Bolzano – Klimahouse.


Fonte – Progetto CMR, fotografo Filippo Avandero.

Durante lo spazio dedicato ai grandi nomi dell’architettura – Progettare Sostenibile l’architetto Massimo Roj ha condiviso la sua esperienza, raccontando cosa significhi per lui la sostenibilità e come abbia inglobato tale nuovo fondamentale concetto all’interno del suo lavoro di progettazione.

L’architetto ha illustrato, anche attraverso alcuni progetti realizzati, come il concetto di sostenibilità sia legato al progetto ma in funzione delle esigenze dell’utilizzatore finale.  “Quando si è di fronte a culture e background differenti non si può pensare ad un progetto che sia sempre lo stesso in diverse aree geografiche”. Per questo motivo l’approccio alla base dell’attività dello studio può essere definito anche “neo-umanistico”, in quanto è pensato “per” le persone e “attorno” alle persone. 

Questo vale sia per gli interventi a scala urbana che per quelli sul singolo edificio. 

Il convegno ha rappresentato un’opportunità molto importante di forte inter-scambio, che ha permesso l’interazione dei diversi attori che figurano nel mondo dell’edilizia: dai progettisti, ai costruttori e ai produttori. In questo scenario si inseriscono poi le generazioni future. A maggior ragione sono loro le persone a cui si riferiscono i progetti stessi, ed è importante incentivare continuamente il loro approccio e una maggiore conoscenza della progettazione sostenibile.

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